“Sfortunatamente per la psicologia tutti pensano di essere psicologi”

(J. Piaget)

 

Non è di certo facile il compito della psicoterapia, e dello psicologo in generale, di questi tempi. Partiamo dai numeri.

La maggioranza delle persone che presentano disturbi o problematiche psicologiche, scelgono di non rivolgersi ad un terapeuta. Se consideriamo la popolazione maschile rispetto a quella femminile i dati sono ancora più scoraggianti. Negli Stati Uniti solo 1 persona su 4 che soffre di depressione si affida ad un professionista (psicoterapeuta, psichiatra, assistenti sociali); eppure parliamo di uno dei problemi più severi e potenzialmente letali.

In Italia fino a qualche anno fa erano circa 17 milioni le persone che soffrivano a più livelli di un disagio, eppure solamente una esigua minoranza accedeva e accede a percorsi terapeutici, siano essi di psicoterapia o farmacologia.
A proposito di farmaci. Alcuni ricercatori della Columbia University di New York hanno stimato che tra il 1998 ed il 2007, è aumentato del 13% l’utilizzo esclusivo di farmaci nel trattamento di disturbi psichiatrici.

C’è poi la crisi economica e dei servizi sanitari pubblici, che si traduce in un minore accesso sia ai percorsi privati (costano troppo), sia a quelli pubblici(ce ne sono sempre meno).

 

In definitiva sempre pi? persone che presentano problematiche, o che sono a rischio sofferenza, non vogliono o non possono accedere alla psicoterapia.

 

Perchè quindi rivolgersi ad uno “strizzacervelli” di questi tempi.

1) Perchè spesso si ha un’idea sbagliata dello psicologo e della di psicoterapia

Non bisogna necessariamente essere completamente folli per andare da uno psicologo.

Esistono una serie di problematiche molto più semplici, sia personali sia relazionali, che invadono la nostra vita quotidiana. La società moderna è diventata sempre più performante e veloce, ed i rischi per il benessere personale sono differenti e spesso maggiori del passato.

 

2) Perchè le cure fai da te spesso non funzionano

Esistono buoni manuali di auto-aiuto per problematiche non troppo severe, che menzionerò in seguito; tuttavia spesso è necessario un punto di vista esterno, professionale per uscire dai propri problemi.

Ricordate che è proprio questa mancanza che spesso provoca dei veri e propri cortocircuiti o auto-inganni(della mente), da cui(a volte) è possibile uscire in breve tempo.

 

3) Perchè non è necessario un percorso a vita ed estenuante

La maggior parte delle persone crede che per “redimere” la propria situazione con l’aiuto di uno psicologo serva molto tempo, denaro e sacrificio.

Questo non è necessariamente vero. Nonostante la maggior parte dei terapeuti “cada in tentazione”, esistono terapie orientate esclusivamente alla soluzione dei problemi, terapie brevi o in cui è possibile stabilire chiaramente gli obiettivi ed i tempi del percorso, terapie a seduta singola.

 

Se siete interessati ad approfondire il punto 3 (ma non solo) non vi resta che continuare a leggere questo blog, oppure recarvi alle pagine degli istituti con cui collaboro:

IstitutoICNOS
Italian Center for Single Session Therapy

 

Dott. Pier Paolo D’Alia
Psicologo Psicoterapeuta
Terapie Brevi

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