Quante volte avete sentito la frase: “la risposta ? dentro di te, per? ? quella sbagliata?”
E quante volte avete dubitato delle vostre sensazioni/percezioni/emozioni?
Parto da una semplice battuta, ma estremamente calzante con l’argomento che vorrei trattare in questo post. Ovvero il ruolo che diamo alle nostre “risposte” interiori e come (e quanto) queste ci guidano nella nostra vita di tutti i giorni.
Ti sembrer? strano ma ? proprio cos?. Non sempre i nostri comportamenti sono frutto di un’attenta riflessione e pianificazione. Pi? spesso agiamo in automatico, come se avessimo un vero e proprio “tomtom”.
Facciamo un p? di chiarezza.
Abbiamo detto che possiamo agire attraverso due modalit?:
- il pensiero, il ragionamento ecc. Qui siamo piuttosto ferrati e non credo ci sia bisogno di approfondimento;
- le nostre percezioni, sensazioni, emozioni. Ovvero sentiamo di desiderare qualcosa, una direzione, una scelta, un oggetto e quant’altro, senza bisogno di rifletterci sopra. Lo sentiamo dalla pancia; spesso ? cos? che si descrive tale meccanismo. Io, ad esempio, sono sempre portato per le Adidas e non per le Nike (anche se poi calzo entrambe). E’ questione affettiva; non mi importa se sento freddo, si bagnano o non hanno una buona presa a terra.
Spero che ora sia pi? chiaro il concetto con cui abbiamo aperto.
Siamo guidati da 2 intelligenze differenti:
una pi? calcolatrice, che si affida al ragionamento (emisfero destro); una pi? intuitiva, rapida, basata su emozioni e percezioni (emisfero sinistro).
La nostra natura ? quindi completa e sembra essere perfetta cos?. In reat? lo ?, ma questo non significa non avere a che fare con scelte sbagliate, sofferte o che non riusciamo a prendere.
L’intelligenza emotiva
Parliamo ora di emisfero sinistro. E’ qui che spesso si creano “intoppi” e mal di pancia.
Come ho gi? detto, quando siamo in grado di pianificare adeguatamente e la nostra percezione corrisponde con quanto progettato, allora siamo a cavallo. Nessun problema.
Altre volte invece sentiamo che le due cose stonano. Quindi il nostro ragionamento (o anche amici, conoscenti, parenti ecc.) ci indica una strada, mentre le nostre sensazioni un’altra.
E’ proprio questo lo scenario che sta dietro alla frase d’apertura:
- tutto e tutti ci dicono che la risposta giusta ? A;
- dentro di noi sentiamo che la risposta giusta ? B;
- il nostro ragionamento e le persone a noi vicine (non sempre, ma con buona probabilit?) spingono affinch? noi riteniamo la nostra scelta interiore (B) come sbagliata;
- per quanto convinti non riusciamo ad accendere definitivamente la risposta A o, se riusciamo, questo ci fa star male.
Tutto questo accade per una ragione molto semplice:
le emozioni da noi provate, cos? come i nostri desideri pi? profondi non corrispondono sempre all’ovvio, al risultato di un’addizione o ai consigli e gli inviti altrui, anche quando molto sensati e spinti da nobili principi.
Come dire non sempre 2+2=4.
Chi e cosa seguire?
Abbiamo visto che le sensazioni e le emozioni seguono strade alternative, spesso tortuose e prive di logica. Queste caratteristiche, appena citate, rendono le scelte dell’emisfero destro non sempre accettabili, soprattutto da chi ci circonda.
Un buon esercizio ? quello di imparare ad ascoltare maggiormente questa “vocina interiore”, partendo da aspetti semplici della nostra quotidianit?. Se non abbiamo mai ascoltato musica non consiglierei di partire dal jazz. La tecnica ? semplice: non perdete tempo nel pensare ma affidatevi alla prima sensazione provata.
Sviluppare una buona intelligenza emotiva ci consentir? di affrontare una serie di situazioni senza troppi patemi d’animo, in quanto la risposta ci apparir? subito chiara e nella maggior parte dei casi adeguata a noi. Difficilmente quello che sentiamo o proviamo emotivamente ci pu? danneggiare. Come dire, la risposta dentro di noi ? quasi sempre vera, tanto per sfatare l’affermazione del titolo.
Una precisazione
Per quanto mi riguarda non esiste una strada principale, cos? come non esiste un primato da stabilire. Molto spesso ? proprio la scelta senza alternative a creare problemi e difficolt?.
Non possiamo sempre affidarci alla ragione, cos? come non possiamo sempre seguire le nostre emozioni.
- Se ci facciamo guidare solo dal pensiero critico, prima o poi, ci renderemo conto di vivere una vita che non corrisponde ai nostri desideri, alle nostre passioni, al nostro volere. Una vita piuttosto triste.
- Se seguiamo solo le nostre sensazioni, senza prestare ascolto a tutto quello che ci circonda, vivremo in un mondo parallelo, probabilmente in solitudine.
Oggi tutto ci spinge verso la ragione, ed ? proprio questa “disabitudine” a seguire le nostre percezioni la causa di molti disagi. Quindi sebbene non esista una soluzione migliore dell’altra, spesso la tendenza ? quella di adottarne solamente una.
Per questo credo che vadano valorizzate le nostre risorse interne, cos? da avere pi? strumenti a propria disposizione.
Talvolta questo non ? semplice, ma una buona psicoterapia, a volte anche una semplice seduta, possono farci salire il primo gradino del nostro benessere.
Dott. Pier Paolo D?Alia
Psicologo
Specializzando in Psicoterapia Strategica Integrata