
Mettere un freno alla paura delle infezioni
Alzi la mano chi non ha pensato almeno una volta alle infezioni da virus nelle ultime settimane! Credo, come tutti voi, che la risposta sia alquanto banale, ovvero che tutti abbiamo pensato, chi più chi meno, alla possibilità di essere infettati in qualche modo.
Vuoi per aver toccato superfici “comuni” (tasti dell’ascensore, corrimano e quant’altro), vuoi per essere entrati in contatto con altre persone che non conosciamo, vuoi per il caso, ma la risposta sarà la stessa.
Fin qui tutto molto chiaro e semplice.
Accanto alla nostra vita quotidiana tuttavia, sia che andiamo a lavorare sia che restiamo a casa per la quarantena, e quindi oltre agli episodi di cui parlavo sopra, siamo sottoposti ad una comunicazione incessante sulle infezioni da covid-19: tv, giornali, social media, internet ecc.
Ecco quindi che la situazione inizia ad assumere contorni leggermente differenti.
Già in tempi non sospetti (fine febbraio) alcuni giornali titolavono: “Coronavirus, fa più vittime la paura. E i media dovrebbero saperlo” (qui la fonte originale: https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/02/25/coronavirus-fa-piu-vittime-la-paura-e-i-media-dovrebbero-saperlo/5716670/).
Pensare e avere timore di essere infettati, di per se non sono elementi negativi. Al contrario ci permettono di tenere quella giusta attenzione che può salvaguardarci e metterci al riparo da sgradevoli inconvenienti.
Il passaggio dalla giusta attenzione e preoccupazione ad una vera e propria fobia, quindi ad una paura che ci condiziona la giornata, può tuttavia essere improvviso e inaspettato.
Tutti possiamo essere preda dalla paura quando non si hanno i giusti strumenti per affrontarla. Le soluzioni che propongo nell’articolo di oggi si rivolgono quindi a tutte le persone che pensano di provare sensazioni di paura eccessive e fuori controllo.
Cosa fare per mettere un freno alla paura.
Spesso nelle Terapie Brevi utilizziamo delle prescrizioni o compiti da dare a casa, in modo che la persona sperimenti alcune soluzioni in prima persona. In questo articolo vi propongo 2 esercizi da utilizzare nel momento in cui pensiamo che la paura delle infezioni sia ad un livello eccessivo e che stia prendendo il sopravvento su altro.
1. Stop alla condivisione
Per quanto rassicurante e per certi versi “automatico”, parlare continuamente del problema infezioni e corona virus non ci aiuta nell’obiettivo che vogliamo perseguire. La rassicurazione degli altri, anche se proviene da un esperto, solitamente ha una durata molto breve, anzi potremmo dire che dopo i sui effetti positivi, in realtà amplifica quelli negativi.

Come detto già nelle prime battute dell’articolo, siamo immersi in questa nuova realtà dalla testa ai piedi. Parlarne diffusamente e con chiunque ci capiti a tiro, avrà come effetto quello di amplificare ancor di più la sensazione di insicurezza e di paura.
L’idea è quindi quella di mettere un freno innanzitutto alla condivisione della nostra ansia relativa alla paura delle infezioni. Non parlarne affatto sarebbe il miglior antidoto, anche se difficilmente praticabile in una situazione come quella in cui ci troviamo.
L’indicazione potrebbe quindi essere quella di limitare (il più possibile) la condivisione della paura o in generale di tutti quei discorsi legati alle infezioni, alla pandemia, ai decessi ecc.
Provate a ri-prendere in mano argomenti che sembrano oramai lontani, temi di vita normale, progetti per il futuro, nuove idee nate in seguito alla chiusura forzata in casa o quant’altro e sostituiteli con i discorsi riguardanti il problema.
2. Il diario delle infezioni
Un’altro suggerimento molto utile, almeno per chi contempla la possibilità di scrivere su un diario/quaderno con una penna (o su qualsiasi applicazione mobile di smartphone e pc che ci consenta di tenere un “diario”) è quello di utilizzare proprio la forma scritta come antidoto alla crescente paura.

Come fare?
Ogni volta che sentiamo, durante la giornata, la necessità di abbassare il nostro livello di ansia/paura, possiamo prendere carta e penna (o applicazione mobile) e riportare nel dettaglio le sensazioni provate, le paure più importanti, quali malattie pensiamo di aver contratto con un’infezione e quali risvolti esse avranno. In altre parole descrivere e al tempo stesso esplorare ripetutamente la paura delle infezioni, in ogni sua forma.
I vantaggi e gli effetti di questo esercizio sono moltemplici. Vediamone alcuni.
Innanzitutto scrivere e descrivere nel dettaglio le nostre paure è completamente differente dal semplice sfogo orale con altre persone. Perchè? Perchè si è osservato che attraverso la scrittura la nostra mente funziona più lentamente, con più calma, è in grado di cogliere aspetti che altrimenti ci sfuggirebbero e gestire meglio lo stress.
Altro aspetto assolutamente non secondario, riguarda il distacco e il ridimensionamento che si vengono a creare grazie alla ripetizione costante (in forma scritta) delle nostre paure.
Eleanor Roosevelt diceva:
E’ meglio accendere una candela che maledire l’oscurità.
In questo caso lamentarsi e riportare a tutti le nostre sensazioni di paura non ci aiuterà a superarle o a porvi un freno. Occorre fare un passo di più. Sperimentate le soluzioni proposte e se non dovesse essere sufficiente…contattatemi!
Dott. Pier Paolo D’Alia
Psicologo Psicoterapeuta
Terapie Brevi
- 0 Comment |
- Write yours comments