Con sindrome da corridoio si intende quella particolare difficoltà in cui le preoccupazioni, lo stress e il nervosismo legati alla propria attività lavorativa vengono riportati nell’ambiente familiare/domestico.

Accade così che si viene a creare un “corridoio” tra il lavoro e la casa (e non una separazione) in cui si perdono di vista aspetti determinanti come il riposo, quindi il recupero sia fisico che mentale, e la separazione tra le relazioni professionali e quelle familiari. Il risultato più frequente è un aumento di stress che si traduce in maggior aggressività, disturbi del sonno, dell’apparato digerente, diminuzione delle performance lavorative e ovviamente problemi con le persone che ci circondano.

I vari lockdown che si sono susseguiti nell’ultimo anno hanno di certo sconvolto le abitudini di molte persone, sia da un punto di vista personale (ovvero le amicizie, il tempo libero, i familiari), che da un punto di vista lavorativo. Se da una parte molti governi e istituzioni hanno sponsorizzato e incentivato il cosidetto lavoro agile, quindi lo smart working, dall’altra non si è pensato molto a come poter regolare e monitorare un cambiamento così invasivo e repentino.

La sindrome da corridoio appare un fenomeno in crescita negli ultimi anni e con l’aumento dello smart working il rischio di non separare l’ambiente lavorativo da quello domestico si fa piuttosto concreto. Vediamo quindi alcuni suggerimenti utili in condizioni di questo tipo.

1 – Organizza il lavoro mettendo delle regole.

La prima regola è: stabilisci delle regole. Organizzati attraverso un orario ben definito, come se fossi in ufficio o sul posto di lavoro. Mantieni quindi le tue pause, il riposo durante il week-end e così via. So bene che è preferibile dormire piuttosto che essere svegliati dal suono della sveglia e lavorare solamente di pomeriggio/notte ha il suo fascino. Tuttavia queste ultime considerazioni rappresentano spesso la via maestra per lo stress. Se ci troviamo in una situazione di normalità, ovvero andiamo regolarmente sul posto di lavoro e lo smart working non ci riguarda, allora le regole dovrebbero riguardare alcune piccole azioni da evitare quando si è a casa: leggere mail, rispondere o effettuare chiamate di lavoro, andare su internet alla ricerca di materiali per la nostra attività, compilare preventivi ecc.

2 – Coltiva degli hobby.

Impiega il tuo tempo libero in altre attività, come gli hobby, invece di espandere l’attività lavorativa a casa. Coltivare delle passioni, anche domestiche (a maggior ragione in questo momento storico), vuol dire impiegare risorse, tempo e pensieri verso qualcosa che ci piace. Questa ? un’ottima soluzione per uscire dallo schema della sindrome da corridoio, proprio perchè potrai dirigere la tua attenzione verso altro e ritagliare così del tempo per te, recuperando preziose energie mentali.

Per ulteriori informazioni sullo stress lavorativo, ho scritto un articolo dedicato ad ottobre 2020. (CLICCA QUI)


Dott. Pier Paolo D?Alia
Psicologo Psicoterapeuta
Terapie Brevi

INFO

Studio

P.zza Comitato Liberazione Nazionale,5 Monterotondo (RM)

Tel

3381375296

Mail

pierpaolodalia@hotmail.com

 

CONTATTAMI