La depressione è un problema serio e diffuso. Non è semplicemente un momento di tristezza o una fase passeggera, bensì una condizione che necessita attenzione e trattamenti adeguati. Purtroppo, molte persone ancora esitano a cercare aiuto per vari motivi, tra cui lo stigma associato ai problemi di salute mentale e la mancanza di informazioni chiare su come la psicoterapia può fare la differenza (ho parlato in altri articoli di questo).
Possiamo definire (genericamente) questo problema legato all’umore come una condizione caratterizzata da una persistente sensazione di tristezza e una perdita di interesse per le attività che normalmente ci fanno piacere, rendendo difficile anche le cose più semplici. Se volessimo essere più precisi allora possiamo elencare una serie di sintomi come:
- Umore depresso: sentirsi tristi o vuoti quasi ogni giorno.
- Perdita di interesse: non provare più piacere nelle attività che una volta mi piacevano.
- Fatica: sentirsi costantemente stanchi e privi di energia.
- Disturbi del sonno: avere difficoltà a dormire o dormire troppo.
- Cambiamenti nell’appetito: perdere l’appetito o mangiare eccessivamente.
- Difficoltà di concentrazione: non riuscire a concentrarsi o prendere decisioni.
- Sentimenti di inutilità o colpa: sentirsi inutile o eccessivamente colpevole per cose di poco conto.
La depressione non influenza solamente l’umore, spesso pervade ogni aspetto della vita quotidiana. Le relazioni personali ne soffrono perché le persone tendono a isolarsi dagli altri, sul lavoro si possono avere difficoltà nel concentrarsie a completare i compiti, gli hobby o gli sport perdono di significato.
I costi della depressione: un fardello per individui, società e famiglie
Oltre alla sofferenza individuale che comporta, la depressione ha un impatto economico e sociale significativo (lo abbiamo appena introdotto nel paragrafo precedete). Vorrei condividere tali impressioni proprio per sottolineare l’importanza di dover affrontare questa problematica nell’ottica di ridurre o abbattere tali costi, piuttosto che attendere (come troppo spesso accade) sperando in soluzioni personali poco efficaci, affidarsi a sostanze o alcol e quant’altro.
A livello individuale:
Perdita di produttività: i sintomi depressivi, come la fatica, la difficoltà di concentrazione e la bassa motivazione, possono portare ad assenteismo dal lavoro e diminuzione del rendimento.
Aumento delle spese mediche: aumenta il rischio di sviluppare malattie croniche, come diabete, cardiopatie e ipertensione, che a loro volta richiedono cure mediche costose.
Costi emotivi: lo abbiamo visto prima, parliamo della sofferenza emotiva di chi ne soffre.
A livello sociale:
Riduce la forza lavoro: l’assenteismo e la disabilità legati alla depressione diminuiscono la forza lavoro disponibile, con un impatto negativo.
Aumenta i costi per la previdenza sociale: l’inabilità al lavoro e l’aumento delle richieste di pensioni di invalidità causati dalla depressione gravano sul sistema previdenziale.
A livello familiare:
Creare stress e tensioni: la cura di un familiare depresso può essere emotivamente e fisicamente estenuante per i conviventi.
Influenzare negativamente le relazioni: può portare a conflitti, isolamento sociale e difficoltà nella comunicazione all’interno della famiglia.
Ridurre la qualità della vita: la presenza di un familiare depresso può peggiorare il clima generale familiare.
In definitiva, la depressione rappresenta un problema complesso con costi elevati per individui, famiglie e società. Investire nella prevenzione e nel trattamento precoce della depressione è fondamentale per ridurre questa sofferenza e promuovere il benessere.
Come la psicoterapia aiuta a superare la depressione
La psicoterapia, in particolare la Terapia Strategica e la Terapia Breve Centrata sulla Soluzione, rappresenta un valido strumento per affrontare la depressione e le sue conseguenze negative sulla vita di chi ne soffre.
Nel primo caso ci si concentra su come la persona mantiene il problema, ovvero quali comportamenti vengono adottati che, invece di aiutarci peggiorano le cose, piuttosto che sul perché ne soffre. Il lavoro fatto è quindi pratico piuttosto che interpretativo, in modo da sviluppare nuove strategie per affrontare le difficoltà in modo più efficace anche nel futuro.
Anche nella Terapia Breve Centrata sulla Soluzione ci si focalizza sulle soluzioni piuttosto che sui problemi. Potremmo dire che il focus della terapia è quello di riorientare il proprio sguardo dai sintomi depressivi verso i momenti e le esperienze positive della propria vita ( o costruendone di nuovi se assenti), valorizzandone le capacità e i successi passati e presenti. In questo modo, la persona viene coinvolta in un processo di cambiamento attivo e orientato al futuro, definendo obiettivi concreti e raggiungibili.
Dott. Pier Paolo D’Alia
Psicologo Psicoterapeuta
Terapie Brevi
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