Come si pu? affrontare l’esame(orale) di maturit? senza troppe paure? Esistono stratagemmi che ci possono aiutare?
Gli esami di maturit? sono certamente il tema predominante di questi giorni. Proprio mentre scrivo questo articolo si ? svolta la prima prova scritta, a cui seguiranno le altre.
Sebbene gli scritti rappresentino una prima importante sfida per gli studenti, niente ? pi? “spaventoso” della fatidica interrogazione di fronte alla commissione.
Da quella posizione non si ha scampo, si ? soli contro il proprio destino!
Per citare Richard Gordon:
gli esami finali sono eventi simili alla morte: sgradevoli e inevitabili.
(Richard Gordon)
Oltre all’innegabile posizione di svantaggio, dove non si pu? copiare e non si ha sostegno, spesso gli studenti sono preda di forti preoccupazioni circa la loro preparazione, i vuoti di memoria e la confusione non fanno che accresce di giorno in giorno.
TristramS su Twitter:
in pratica il mio fare esami consiste nel farmi venire l?ansia per gli esami e non fare gli esami perch? ho l?ansia.
(TristramS, Twitter)
Ancora:
cosa mi chiedono i professori agli esami:
-50% cose che non so;
-30% cose che non ricordo;
-15% cose mai sentite;
-5% arrivederci;
(TristramS, Twitter)
Ho un p? esagerato?
Se le vostre coscienze si sono smosse, credo sia utile proseguire la lettura, perch? ancora nulla ? perso.
In nostro soccorso possono tornare utili alcune strategie dell’approccio da me utilizzato in terapia, ma con piccole varianti “su misura”.
Come ho premesso nella domanda iniziale si tratta di affrontare la prova orale;?tuttavia?possiamo tenere per buone alcune indicazioni anche per gli esami scritti di questi giorni e, naturalmente, per il futuro.
1.#Crea degli schemi concettuali che ti aiutino nella comprensione
Il primo passo ? organizzarsi. Occorre avere una buona tecnica per risparmiare tempo e ottimizzare i risultati.
Spesso gli studenti sono presi dalla foga di ricordare, ricordare tutto a memoria. Questa modalit? non ci aiuta nella prova orale di una esame, piuttosto in una prova di recitazione.
Organizza quindi i tuoi studi creando degli schemi?o mappe concettuali (relativi ai vari argomenti) che ti aiutino nell’esposizione; dopodich? prova a trovare delle correlazioni, cos? come degli aspetti critici, tra i vari punti che hai messo in evidenza.
Cos? facendo sposterai l’attenzione dalla memorizzazione alla comprensione, con notevole beneficio sui tuoi risultati.
2.#Ripeti ad alta voce
Gli schemi e le mappe (cosi come il pensiero critico e le correlazioni) ti aiuteranno nell’organizzazione (mentale) dello studio. Ripetere ad alta voce ti aiuter? nell’esposizione di quanto hai preparato. Un puro e semplice esercizio di stile, ma ricordate, fatelo ad alta voce e possibilmente non in presenza di qualcuno.
3.#Non essere perfezionista
Cos? come non ? utile imparare tutto a memoria, cos? non ? utile essere perfezionisti.
Cercare il pelo nell’uovo ? una buona tecnica per perdere tempo ed energie. Dobbiamo invece pensare che non ? possibile sapere perfettamente tutto e che l’errore fa parte del gioco.
Un utile esercizio ? proprio allenarsi all’errore.?Nell’esporre i nostri argomenti d’esame possiamo allenarci a commettere degli errori intenzionali, su misura, magari proprio rispetto ai punti o alle materie pi? critiche. Possiamo fare questo anche in presenza di qualcuno.
4.#Esercitati con le tue paure
I primi tre punti fanno parte di un aspetto che potremmo definire “razionale”. Tuttavia pu? succedere che entrino in gioco anche altre variabili, come le emozioni.
Ansia e paura, sebbene non da confondere, fanno parte inevitabilmente del bagaglio che ci portiamo dietro durante le prove pi? importanti della nostra vita, chi pi? chi meno.
Questo significa che coloro che riescono negli esami (o quant’altro) non sono privi di paura o ansia, piuttosto sono in grado di affrontarle e, quindi, “controllarle”.
Un antico proverbio sufi recita:
la paura guardata in faccia si trasforma in coraggio.
Durante la settimana o i giorni che precedono la prova orale, dovrete ricavarvi 10 min del vostro tempo, nell’arco dell’intera giornata, per compiere un esercizio all’apparenza piuttosto strano. Tuttavia rileggendo il proverbio sufi vi potr? venire in mente qualche idea.
In?questi dieci minuti provate a?concentrarvi sulle paure legate all’esame, su tutte le possibilit? di fallimento o le figuracce che potrete subire durante l’interrogazione. Dovr? essere una caccia spietata ai pensieri pi? brutti che vi possono venire in mente e poi focalizzarvi?solamente su quelli, estremizzandoli se riuscite. Per calcolare i 10 minuti vi invito a mettere un timer con una?sveglia (piuttosto rumorosa) sul vostro smatphone, dopodich? potete riprendere nelle normali attivit? quotidiane.
Sar? importante ripetere questo esercizio anche il giorno stesso dell’esame.
5.#Parlo o non parlo delle mie paure?
Come scritto in altri articoli (qui) non ? sempre utile parlare delle proprie paure o della propria ansia, anche se siamo naturalmente portati a questo.
Vorrei tuttavia fare una distinzione.
Generalmente ? meglio non parlarne (leggi l’articolo linciato sopra), tranne appena arriviamo a sederci di fronte la commissione d’esame.
In questo caso, qualora ci sentissimo eccessivamente in apprensione, possiamo dichiararlo apertamente.
Sempre per il principio che?la paura guardata in faccia si trasforma in coraggio,?dichiarare (nella modalit? descritta) le proprie emozioni non ? segno di debolezza.
A questo punto non mi resta che ricordarvi:
se si giudica un pesce dalla sua capacit? di arrampicarsi sugli alberi, passer? la sua vita a credere di essere stupido.
(Albert Einstein)
In bocca a lupo!
Dott. Pier Paolo D?Alia
Psicologo
Specializzando in Psicoterapia Strategica Integrata