Sin dalla nascita tutti noi siamo bombardati da una serie di affermazioni e concetti che fanno parte del cosiddetto “senso comune” e che diventano il nostro pane quotidiano nell’orientarci lungo il sentiero della vita.
Lo scopo ? quello sbrigare situazioni in tempi rapidi, evitando di sprecare energie o tempo inutilmente, secondo il principio:
se molti, come me, la pensano o hanno agito allo stesso modo (prima di me), evidentemente funziona!??
Questa ? la logica del senso comune, ovvero accettare una soluzione acriticamente.
Un primo obiettivo di questi articoli ? dimostrare come spesso accada l’esatto contrario ed invece di venirci in soccorso, rimaniamo bloccati proprio nel “senso comune”.
L’altro ? quello di trovare delle soluzioni alternative da poter sperimentare.
@1. Di pi? ?(sempre) meglio, ma spesso accade in contrario!
Uno dei pi? famosi cavalli di battaglia della nostra societ? (e non solo) ? racchiuso in una frase molto semplice: di pi? ? meglio!
Pensiamoci bene; in quasi tutti i settori maggiore impegno, tempo, voglia, volont?, azioni, comportamenti, e chi pi? ne ha pi? ne metta, indicano la via del successo.
Tuttavia non sempre ? cosi. Vediamo alcuni esempi.
1.#Lo studio
Un classico caso della letteratura ? quello relativo allo studio. In tutte le famiglie dove ci sono dei figli che vanno a scuola, quasi sicuramente ci saranno dei genitori che esortano a studiare di pi? e meglio. A volte il risultato ? buono, molto pi? spesso si verifica l’esatto opposto, con rifiuti ed opposizioni.
Nel secondo caso si attiva il meccanismo di cui stiamo parlando, poich? ? proprio il rifiuto di studiare, che innesca la soluzione del senso comune. Quindi ad una maggiore opposizione si associa una maggiore “pressione”, in una spirale senza fine che non porta nessun risultato utile.
2.#Il cibo
Se avete letto il punto 1 capirete come per il cibo si verifichi esattamente la stessa cosa.
La parola “mangia!” rappresenta un classico delle nostre tavole.
3.#L’ansia
In alcune occasioni l’imperativo del “di pi? ? meglio” entra in gioco nelle difficolt? personali, come nell’ansia. Le persone che soffrono di stati ansiosi mettono in atto un meccanismo molto particolare, che ora non faticheremo a riconoscere, sebbene si presenti sotto una forma molto pi? subdola.
Quando ci troviamo in una situazione stressante e l’ansia raggiunge livelli eccessivi, la prima risposta che in genere si osserva, ? quella di parlare del nostro problema ed evitare lo stress. Tuttavia il problema persiste, di conseguenza ne parleremo sempre di pi?, nella speranza di trovare aiuto, ed eviteremo con maggiore fermezza di esporci. Anche qui, pi? l’ansia cresce, pi? metteremo in atto le soluzioni appena descritte.?
Potrei fare molti altri esempi come questi, ma dopo uno spunto iniziale immagino che chiunque sar? in grado di trovare episodi della propria vita personale.
Ora vorrei concentrarmi su alcune piccole indicazioni, o soluzioni alternative.
Le possibili alternative.
1.#Lo studio
Nello studio e nel rifiuto di studiare possono entrare in gioco molte altre variabili, per cui non sempre scarsi risultati si associano ad uno scarso impegno.
Possiamo invece cercare di guardare il problema da diverse angolazioni, del resto siamo a scuola, quindi una piccola indagine “scientifica”(del problema) potrebbe essere d’aiuto.
Difficolt? con i compagni (o con la classe), con i professori ma anche con le materie di studio (quindi con l’indirizzo scelto), problematiche in famiglia o d’amore, abuso di nuove tecnologie e molto altro, possono rappresentare il vero problema.
2.#Il cibo
Il rifiuto de cibo, qualora non rappresenti un vero e proprio disturbo (per cui ? sempre meglio rivolgersi ad uno specialista), pu? essere sconfitto semplicemente adottando un comportamento inverso al precedente.
Se fino a questo momento abbiamo disperatamente cercato ogni soluzione per far mangiare qualcuno, ora ? il momento di cambiare tattica, ignorando il problema.
Possiamo ad esempio evitare di dire continuamente “mangia”, di parlare di cibo ma anche servire a tavola o apparecchiare per la persona che si rifiuta.
3.#Ansia
Nell’ansia, come per il cibo, possiamo adottare la strategia del “silenzio”, quindi evitare di parlare del nostro problema con tutti, proprio perch? pi? ne parliamo pi?? assume importanza e grandezza.
La tecnica chiamata ?congiura del silenzio? rappresenta uno dei primi interventi della terapia Strategica per risolvere situazioni di questo tipo.
Molto spesso credo sia importante conoscere le soluzioni di senso comune, proprio per evitarle?o adottare una strategia inversa.
Nell?affermazione di cui abbiamo parlato oggi, di pi? ? meglio, abbiamo visto 2 possibili alternative che spesso si rivelano vincenti:
– ribaltare la situazione adottando un comportamento contrario (ignorare, dare scarso peso etc.);
– analizzare la situazione cercando altri particolari o informazioni utili, prima di provare a sfondare la parete a testate.
Nel prossimo articolo su come difendersi dal senso comune:
@2. Se ti impegni e hai coraggio ce la puoi fare
Dott. Pier Paolo D?Alia
Psicologo
Specializzando in Psicoterapia Strategica Integrata
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