Come ho descritto?nella mia?pagina di presentazione l’approccio alla psicoterapia che dal?principio?ha catturato la mia attenzione ? stato quello Strategico, o per meglio dire Sistemico-Strategico.
Successivamente, grazie alla collaborazione con l’Istituto ICNOS e con l’Italian?Center for Single Session Therapy, ma soprattutto con le persone che ho trovato, mi sono avvicinato con grande passione alle terapie brevi e alla Terapia a Seduta Singola, ma questo ? un altro capitolo.

In questo post vorrei concentrarmi su quelli che ritengo essere i vantaggi pi? significativi dell’approccio?(Sistemico)Strategico. In realt? la mia formazione (Scupsis?? Roma) deriva da una visione ancor pi? flessibile, in quanto prevede un approccio?integrato?(sulla base teoria ed epistemologica Sistemico-Strategica) che vedremo?a?breve.

Quando ho pensato?la descrizione sul sito mi sono concentrato su 2 aspetti, ovvero la duttilit? e l’economicit? ma, pensandoci bene, si possono facilmente rintracciare altri quattro aspetti.

 

1) Maggiore flessibilit? = pi? campi applicativi

Questo punto si riferisce soprattutto all’approccio Strategico Integrato. In poche parole significa affrontare un problema con?metodologie e tecniche provenienti anche da altre scuole, come quella Cognitivo-Comportamentale, quella?Sistemica, quella centrata sulla soluzione (Solution-Focused) e?dai molteplici riferimenti tecnici di Milton?Erikson.

In questo modo si possono affrontare una variet??di situazioni, al contrario di chi adotta un unico?approccio, sia nell’ambito personale e/o familiare che in quello delle organizzazioni, dei gruppi o nei contesti formativi.

2) Maggiore chiarezza = so cosa andr? a fare

Come ho definito anche in altri articoli (qui)? spesso si associa la terapia a qualcosa di misterioso o di cui si ha poco conoscenza, poche informazioni su cosa avverr?.

Capisco bene perch? in Italia tra il 75 ed il 90% (Fiori Nastro?et al., 2013) delle persone che hanno un disagio non si rivolgono a noi.

Nell’approccio Strategico questo non avviene, o almeno non dovrebbe avvenire. Quindi vi ho anche avvertito.
Non avviene semplicemente perch? si stabiliscono dei chiari obiettivi da raggiungere (comportamenti, cambiamenti specifici, risoluzioni di criticit? o di relazioni che non vanno etc.?e?non generici “vorrei stare meglio!”)?e i tempi necessari, cos? da avere un riscontro e non procedere all’infinito.

3) E’ la persona che definisce l’obiettivo

Altro aspetto legato alla chiarezza ed importante al punto da meritare un discorso a s?.

Il titolo parla da solo e ci sono poche cose da aggiungere. Nella nostra modalit? di affrontare i problemi crediamo che sia la persona a definire i propri obiettivi di benessere, non il terapeuta. Spesso invece accade il contrario, ovvero che ? una teoria alla base?dell’intervento?a stabilire i criteri di “giusto/sbagliato”,?”sanit?/malattia” etc.

 

4) Efficacia = economicit?

Solitamente gli interventi nella Terapia Strategica sono interventi brevi,?tra le?8 e le?15 sedute. Possono volercene anche meno, a volte un solo incontro pu? essere risolutivo come ci insegna la?Terapia?a Seduta Singola (qui puoi accedere al blog dell’Italian Center). In alcune particolari occasioni il percorso pu? essere pi? lungo, ma sta sempre al buon terapeuta strategico aggiornare i suoi clienti sull’andamento e le mete ancora da raggiungere.

 

5) Parlare il linguaggio del cliente

Aspetto molto importante e di utilit? per chi si affaccia alla terapia. In questo modo non si ? costretti ad adottare particolari stili linguistici, perlopi??incomprensibile, all’interno della seduta.

Un buon terapeuta strategico sar? in grado di mettere a suo agio chi ha di fronte, utilizzando stili comunicativi che si adattano alla situazione (cliente), senza mai giudicare quanto viene portato dall’altro.

 

6) Al passo con i tempi

La sanit? sta cambiando e con essa la richiesta che?viene?fatta ai servizi, anche quelli riguardanti il benessere psicologico. Alcuni passaggi molto importanti sono sintetizzati (con relativa bibliografia) in questo?splendido?articolo uscito sul blog dell’Italian?Center for Single Session Therapy, in cui potete approfondire quanto sto affermando (qui).

Il?sesto?punto racchiude tutti gli altri e mi porta a considerare?il modello?Sistemico-Strategico al passo con i tempi e con i cambiamenti in atto.

 

Parlare il linguaggio del cliente, cercare di risolvere velocemente i problemi?o le difficolt?, essere efficaci (economicit?) e quindi rendere la psicoterapia anche pi? accessibile, restituire importanza alla persona senza calare dall’alto verit? (la persona definisce obiettivi chiari e definiti per il proprio benessere), flessibilit? sono tutte caratteristiche che rispondono in modo eccellente alla domanda?di oggi e di domani.

 

Dott. Pier Paolo D?Alia
Psicologo
Specializzando in Psicoterapia Strategica Integrata

 

 

Bibliografia

Fiori Nastro, P., Armando, M., Righetti, V., Saba, R., Dario, C., Carnevali, R., Birchwood, M., Girardi, P.?(2013). Disagio mentale in un campione comunitario di giovani adulti: l?help-seeking in un modello generalista di salute mentale.?Rivista di psichiatria, 48(1), 60-66.