
Superare la paura di ciò che non conosciamo.
Sembrerà assurdo ma per comprendere meglio lo spirito di questo articolo occorre iniziare proprio da ciò che conosciamo. Da quello che crediamo rassicurante e che ci mette al riparo dall’ignoto.
Nel periodo che stiamo vivendo sono molte le domande legate al prossimo futuro che potrebbero spaventarci, soprattutto perchè ci troviamo in una situazione nuova e che non conosciamo. Superare o gestire meglio questa paura è possibile grazie a delle accortezze che vedremo in seguito, oppure no, sta di fatto che possiamo iniziare a correggere alcuni passi e a farne altri nella giusta direzione.
Veniamo ora agli essempi a cui mi riferivo in apertura.
Esempio 1
Nel campo dell’economia si fa estremo affidamento alle analisi di presunti esperti o società che si occupano proprio di previsioni e analisi. Eppure le crisi più importanti degli ultimi decenni sono piombate sulla terra quasi provenissero da un altro pianeta.

Inoltre non capita di rado ascoltare opinioni completamente opposte, provenienti proprio da menti illustri del settore. Quindi se entrambi basano la loro visione/analisi su una scienza esatta, com’è possibile giungere a conclusioni così distanti l’una dall’altra?
Esempio 2
La prevenzione e la diagnosi in medicina sono arrivate ad un livello di sviluppo incredibile. Basti pensare alle tecniche utilizzate non piu di trenta o quarant’anni fa per comprendere l’enorme balzo in avanti.
Oramai è possibile controllare ogni parte del nostro corpo con le tecniche più avanzate, prevenire l’insorgere di possibili patologie e quant’altro.
Tuttavia, come sappiamo bene, anche un virus come il covid 19 può far crollare tutte le nostre certezze e la nostra fiducia. In sostanza per quanto possiamo esser certi del nostro attuale progresso in campo medico, non possiamo impedire al 100% il decorso di alcune malattie o complicanze.
Il risultato
Il risultato di un così eccessivo positivismo ci porta dunque all’illusione che tutto può essere compreso attraverso lo studio e la ricerca. Possiamo effettuare qualsiasi previsione economica, sapendone in anticipo i risultati, così come possiamo prevenire e combattere qualsiasi patologia attraverso analisi, integratori, creme, antibiotici, diagnosi cliniche ecc.
Una tale realtà ovviamente non esiste, potremmo definirla un’illusione ragionevole e la colpa non è di certo da attribuire alla scienza. E’ il nostro funzionamento, con cui tendiamo ad avvicinare la “realtà” alle nostre aspettative più rosee.
Nietszche affermava:
L’essere umano di fronte all’ignoto non va per il sottile allo scopo di rassicurarsi: spesso prende una cosa che sa essere falsa e la rende vera in quanto utile a tale scopo.
Le soluzioni che non funzionano
Arrivando ad osservare più da vicino lo scenario attuale ci possiamo rendere conto di come, ancora una volta, si rischia di cadere in una falsa speranza. Ovvero in una speranza a termine che non ci aiuta a superare la paura dell’ignoto.
Affidarsi completamente allo sviluppo di un vaccino, con l’idea che possa metterci al riparo da qualsiasi epidemia/pandemia in corso o futura, è una di queste speranze.
Abbiamo visto che l’eccessivo ricorso a spiegazioni scientifiche e argomentazioni che ci paiono logiche e ragionevoli rappresenta una soluzione temporanea al problema, quindi alla paura di ciò che non conosciamo.
Vista da un altro punto di vista potremmo dire che l’aspettativa è quella di avere una soluzione definitiva, oggettiva e permanente, ma ben presto ci si scontra con la dura relatà. Prima o poi arriverà un nuovo virus, una nuova crisi, una nuova catastrofe inaspettata che ci farà tornare esattamente al punto di partenza (per questo ho parlato di speranza a termine).
Le soluzioni che funzionano
Non puntare tutte le fiches su un unico numero. La ricerca e il progresso sono chiarmamente importanti e fondamentali ma non ti aiuteranno personalmente se vivi il domani con paura e incertezza.
Nel lungo periodo è più conveniente imparare ad accettare l’idea che possano esserci epidemie, catastrofi, crolli della borsa e altri eventi spiacevoli e “paurosi”. Può sembrare paradossale ma è proprio così: convivere con un pò di paura per sconfiggere la paura.
In questo modo possiamo non alimentare l’autoinganno con cui creiamo l’aspettativa di una vita in assenza di “problemi”.
Un’altra soluzione efficace è quella di adottare un nuovo atteggiamento nei confronti delle cosidette certezze o verità indiscutibili. Un sano atteggiamento critico che ci consenta di uscire dallo schema consolidato del: “l’hanno detto in tv…l’ha affermato il/la….ecc.”.
In questo modo possiamo liberarci da quelle prigioni che ci auto-costruiamo al fine di essere più sicuri, rassicurati ma che non ci consentono di affrontare l’ignoto con i dovuti strumenti.
Dott. Pier Paolo D’Alia
Psicologo Psicoterapeuta
Terapie Brevi
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